Giunto alla sua diciannovesima edizione, il Festival di Capraia rappresenta ormai un immancabile appuntamento non solo per gli appassionati di musica “colta”, ma anche per tutti coloro che, frequentando l’isola, desiderino trovare stimolanti proposte musicali inserite in un contesto particolare e suggestivo. Annoverato dalla stampa tra i festival estivi di qualità, fin dalla prima edizione il festival rivela lo spirito stesso di Capraia, ispirato a cultura, distensione e spontaneità. Anche quest’anno avremo, come la scorsa estate, l’opportunità di partecipare a due settimane di manifestazioni, una in luglio e una in agosto, con la possibilità di acquisire familiarità con le bellezze dell’isola, grazie all’inserimento del progetto artistico stesso nell’assetto architettonico e naturalistico dell’isola. Musicisti affermati e giovani talenti si incontrano qui, anche per far musica assieme, talvolta nelle stesse località di maggior richiamo paesaggistico.
Tale attività musicale tiene presente anche le esigenze culturali della sia pur relativamente consistente popolazione stanziale dell’isola, che anno dopo anno dimostra di gradirla.
Informano la programmazione dei 15 concerti del 2024 alcuni temi da noi giudicati importanti, oltre che di sicuro gradimento da parte del pubblico. Un iniziale accento sulla musica di Johann Sebastian Bach, presente nel concerto e nel workshop di Mario Brunello; la musica del nostro tempo: ascolteremo pagine di Jane Vignery, Nino Rota, Eugène Bozza, György Ligeti, Giuseppe D’Amico, Luciano Berio, John Cage, Emanuele Delucchi, Krzysztof Penderecki, etc. anche in prima assoluta (un lavoro di Fabio Vacchi commissionato espressamente dal festival, un lavoro di Massimiliano Damerini e uno di Giuseppe D’Amico); la collaborazione, per quanto riguarda lo spazio dato al giovane concertismo (sette concerti su quindici), con entità culturali di importanza primaria quali l’Accademia di Santa Cecilia e il Mozarteum di Salisburgo; la presenza di nomi importanti del concertismo internazionale: oltre a Mario Brunello, i pianisti Pietro De Maria e Benedetto Lupo (che ritorna anche per tenere nuovamente una masterclass), e il violinista Pavel Berman in duo con Riccardo Risaliti. L’apporto del jazz è assicurato dalla presenza di uno dei migliori pianisti italiani in questo campo, Antonio Faraò
Maria Grazia Amoruso
Direttore artistico Ars Musica Capraia